In questo breve articolo comparso su "Il Quotidiano del Molise" di martedì 13 Gennaio, sono riassunte le vicende che hanno caratterizzato la nostra opera di informazione nei paesi limitrofi.
La lettera/volantino in questione, la trovate su questo blog nel post "Per i cittadini dei paesi limitrofi a Mafalda".
Buona lettura...
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martedì 13 gennaio 2009
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Bello articolo.
RispondiEliminaGrazie a Rossano D'Antonio, giornalistica di Il Quotidiano del Molise.
Ragazzi non dimentichiamoci le fonti.
Rossano D'Antonio sul suo sito a la pagina http://www.monteneronline.it/news2/2009/gen09.htm riporta tutte le notizie di questo mese di gennaio da lui scritte sul giornale Il Quotidiano del Molise. E vi a dedicato già 3 articoli, in cui uno pubblicizza il vostro blog.
Ricordatevi che 'web' si traduce con 'rete', come 'rete di scambio'.
UN LETTORE
Ma non era proprio il Sindaco ad invitare i giovani mafaldesi durante l’incontro tenutosi nella sala consiliare il 5 gennaio ad avere un atteggiamento fortemente critico nei confronti del suo progetto?!
RispondiEliminaAdesso cosa fa? Cerca di ostacolare l’operato del nuovo gruppo che non approva la biomasse?
Mi viene da pensare che Valentini predica bene ma razzola molto ma molto male…
Bob
Sai caro lettore... Non è detto che si debba sempre fare buon viso a cattivo gioco... A volta bisogna rispondere con altro "cattivo gioco"! Stai pure certo che continueremo ad usare tutti i mezzi a nostra disposizione, che siano corretti o meno! D'altronde qualcun'altro lo ha già fatto prima di noi... RETE DI SCAMBIO! E non dirmi che non hai capito...
RispondiEliminaDo ut des. - Do perché tu mi dia. -
RispondiEliminaSan Paolo apostolo (Saulo di Tarso)
capiscio - per TEACHER prima che intervenga: questo non è un errore di ortografia è una licenza poetica.
IL MEDESIMO LETTORE
F per s.FASCIANO da noi SUBITO (participio passato di subire)
RispondiElimina'Ndò, da qualche tempo trascuravi il tuo blog (dal 05.01.09 ad oggi per l'esattezza) pensavo che ti eri messo in letargo visto la stagione, oppure in catalessi. Oppure in spirito occupato ad altro. Anto. Bel'Anto. Bel'Fago. Pel fagor! smettiamola.
V per Vendetta tu dici. “continueremo ad usare tutti i mezzi a nostra disposizione, che siano corretti o meno!”, or dunque i mezzi giustificano la fine. Bel cristiano. Ma chi te l'ha messa questa collera nel corpo, quale malfatto devi scontare.
Blogatore, un blog-attore si. Io lo faccio, io lo disfaccio. Autore del post e comment-attore. Ma è per la buona causa, aumentare lo share, mettere più effervescenza. Minacce di morte poi povera vittima sacrificatoria. Ma chi se la beve? Pel fagor! Se no, che si pubblichi l'IP del profanatore, e di tutti i commentatori. Cosi vedremo.(Per i non addetti ai lavori: mica che con l'IP (Internet Protocol) ti viene offerto il nome e cognome del mittente, e solo un numero che identifica il provider, attribuito dal datore d'accesso a internet a l'utente, e solo lui, il provider, può conoscere l'identità reale dell'utente.)
Come coloro che vanno a puttane (forma figurata per dire andare in malore, preciso per TEACHER o simili che hanno lo spirito corto e l'argomento stretto) e poi vanno a pulirsi la morva nelle gonne dei preti. Pel fagor! Siamo cristiani, battezzati e vaccinati. Rimaniamo in argomento e buttiamo giù tutti i teatrini.
F.to Bel Figo OR (che luccica)
per "Bel Figo OR"
RispondiElimina..è la terza volta che rileggo quello che hai scritto ma, credimi, non ho capito nulla di quello che volevi dire!!!scommetto che NESSUNO è riuscito a decifrare il tuo commento!!sarà mica un msg in codice??
f.to un "perplesso"
Rispondo a questo curioso utente che non ha il coraggio di firmarsi ma allo stesso tempo pretende che venga pubblicato l'ip di ogni utente.
RispondiEliminaSinceramente non è nelle prerogative ma neanche nelle possibilità del blog pubblicare gli ip degli utenti.
Pur volendo le faccio presente che qui a Mafalda la maggior parte degli utenti abbonati ad un noto provider hanno lo stesso ip, essendo sotto rete locale.
Discorso diverso per altri utenti, parecchi hanno ip dinamico cambiandolo spesso. Credo con ciò di aver chiarito ogni suo dubbio.
Metta intanto il suo nome e cognome nel firmarsi per evitare di essere scambiato in qualche personaggio che voglia far polemica inutilmente.
Ps: le assicuro che Belfagor non corrisponde alla persona di Antonio Fasciano, magari la smentiranno i diretti interessati.
Fabio
Belfagor tiene a precisare che non risponderà a insidiosi giochetti ad esclusione che mirino, anche indirettamente, alla sua identificazione, la quale è estremamente difficile, trattandosi lo stesso di un fantasma.
RispondiEliminaE con questo post spera di chiarire, da oggi a fin quando interverrà, che la questione identità è per Belfagor argomento chiuso. Si ignorerà qualsiasi tentativo di associazione a qualsiasi persona.
F.to BELFAGOR (il fantasma del Louvre)
Non credo che Antonio Fasciano abbia gli interessi a trasferire le discussioni in questo blog, rimanendo in tema share che l'utente "Anonimo" in precedenza citava.
RispondiEliminaDetto questo la risposta è arrivata pronta dal diretto interessato.
Argomento chiuso. Non costringetemi come per fastidosi copia e incolla di numerose pag., a cancellare commenti inutili!
Fabio
ah ti ho sgamato! tu sei quello scansafatiche che nel blog di Fasciano scrive quelle cose senza senso, piene di volgarità e violenza!
RispondiEliminati ho già consigliato di "Farti una doccia e trovarti un lavoro", e se non ancora sei riuscito a farlo vai a citofonare a casa del sindaco di Mafalda Nicola Valentini che pare trovi lavoro meglio di un ufficio di collocamento!
F.TO MODESTO PARERE DI UNA PROFANA
LE FRUSTRAZIONI SI CONFIDANO AL PROPRIO PSICANALISTA E NON SU UN BLOG DI GENTE CHE NON HA NESSUNA VOGLIA DI SENTIRE I TUOI DELIRI CARO "BEL FIGO OR".
RispondiEliminaBel fig or, ti giuro, e ti rigiuro, che non ho capito cos'hai e con chi ce l'hai, non faccio sarcasmo dico sul serio, e per dimostrartelo vado anche "contro" i miei amici "giovani mafaldesi" e ti chiedo di chiarire perche davvero non capisco (a parte l'associazione di fasciano con belfagor) con chi ce l'hai...
RispondiEliminaSpiegami! Io non sono ne per la censura e a malapena per la moderazione (se si va sugli insulti personali non posso tollerarlo, per lo meno qui...) con me vai tranquillo! ;-)
Cari ragazzi continuate per la vostra strada.
RispondiEliminaDide a quel tizio che se non la finisce farà la fine del rospo.
DEL GESSO – Presidente Circolo AN Palata –Consigliere Comunale
RispondiEliminaBIOMASSA - SOSTEGNO AI GIOVANI MAFALDESI e ai Cittadini.
Voglio intervenire sulla questione BIOMASSE di Mafalda dopo i vari lappelli e proteste dei giovani di Mafalda perché oltre a conoscere alcuni di loro ( Ricordo che sono stato candidato alla Provincia nel Collegio di Palata e molti giovani di Mafalda mi hanno sostenuto), sono cittadino e abitante dello stesso Territorio ( infatti Palata e vicinissima a Mafalda)e sento che la questione Biomasse mi interessa direttamente tanto quanto i Mafaldesi.
Per quanto di mia conoscenza la Biomassa è un impianto per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili . Il problema sta nel trovare il giusto compromesso tra un inquinamento accettabile e tollerabile dalla salute che rappresenta il costo da pagare in termini di salute e il vantaggio economico derivante dallo sfruttamento della biomassa che rappresenta il comfort che l'uomo chiede in cambio per una vita più comoda . Purtroppo però la questione in oggetto ha anche un’altra faccia quella del rischio inquinamento. Infatti, l’impianto , oltre ad avere un impatto negativo sul territorio, porterebbe pochi vantaggi alla comunità, a fronte di un rischio di vulnerabilità dell’intero territorio. Capisco che l’impianto possa portare alla creazione di qualche posto di lavoro e un po’ di euro nelle casse del Comune, ma secondo me TROPPO POCO se si tiene conto dei rischi ambientali che l’insediamento industriale porterebbe. Per mantenere attivo l’impianto sono necessari enormi quantitativi di legname che non è assolutamente reperibile sul posto. Il che significa che ogni giorno, il territorio mafaldese e limitrofo sarà attraversato da mezzi carchi di legname.
Secondo alcuni specialisti la centrale a biomassa prevede combustioni considerevoli con produzione di polveri fini e ultrafini che ricadrebbero sul territorio circostante. Inoltre le particelle primarie originate dalle emissioni dei fumi, anche considerando l’adozione di sistemi innovativi e tecnologici in grado di ridurre la loro veicolazione, costituiranno sempre fonti primarie d’inquinamento, dovute a reazioni a catena nell’atmosfera di composti chimici, quali ossido di azoto, zolfo e ammoniaca, riconducibili principalmente ai processi di combustione di materiale legnoso. Ritengo che l’aspetto della convenienza economica riguardante lo sfruttamento della Biomassa sia anche troppo “ gonfiata “. Inoltre questa corsa alla biomassa energetica provoca anche tensioni sui mercati delle risorse agricole alimentari di base (mais, riso e canna da zucchero sono saliti di prezzo) e determina sconcerto e indecisione nel mondo agricolo.
Tutta da verificare la corsa alle bioenergie nei Paesi tropicali: se ciò significa finalmente un accesso
all’energia nelle aree rurali, forse può anche funzionare, ma se si scatenano le multinazionali a
imporre monocolture, per di più tutte con OGM, e con contratti tutti a favore dei Paesi importatori,
assisteremo ad un ulteriore disastro socio-ambientale.
Il rischio reale è di veder fiorire troppe iniziative del tipo mordi-e-fuggi, con ripercussioni sull’intero ciclo energetico. Un altro problema reale di questo impianto che sarà di circa 20 mega watt , è che se l’azienda non riuscisse a reperire la legna necessaria per la combustione , potrebbe ricorrere ad esempio al “cdr”, il Combustibile da Rifiuto, con tutte le conseguenze inquinanti legate all’emissione in atmosfera di diossina e nanopolveri, che trasformerebbero l’impianto in una sorta di inceneritore. Per impianti come questi lo Stato dà circa 15 milioni di euro l’anno di incentivi per 15 anni, rendendoli appetibili agli imprenditori. Se la centrale venisse realizzata, la Società darebbe al Comune, pochi euro, a fronte di un contributo milionario.
Un documento dell’ONU-FAO (aprile 2007) ben evidenzia opportunità e rischi derivanti da una incontrollata e “globalizzata” corsa alle biomasse ed evidenzia il rischio delle ricerca unicamente del massimo profitto (sfruttamento di terreni già fertili, anziché ripiantumazione in zone marginali da sottrarre alla desertificazione, riconversione da “food” a “no food” delle colture tradizionali di cereali ed oleaginose), senza troppi scrupoli riguardo alla trasformazione di vaste aree in piantagioni monoculturali con la stessa devastante politica economica delle piantagioni di canna da zucchero o di soia o di cotone, ecc.
Il consiglio che mi permetto di dare ai Giovani Mafaldesi è prima di tutto di fare una Petizione Popolare, raccogliere più firme possibili in modo che si comprenda bene cosa pensano veramente i cittadini di Mafalda. Inoltre, se non sia già stato fatto , costituire una Commissione che Valuti:
o lo studio di fattibilità;
o lo studio di impatto ambientale;
o il piano industriale ( se presentato dalla Società).
Al Sindaco di Mafalda invece voglio inviare un messaggio – Valuti bene la questione biomasse se non vuole essere ricordato come il primo Sindaco che ha distrutto il proprio Territorio, infondo anche lui come il resto dei Mafaldesi, è abitante della stessa TERRA. Il tutto potrebbe rivelarsi un bumerang.
Il Presidente Circolo AN
“Vittoria Alata “ Palata
Consigliere Comunale Gruppo AN
Angelo Del Gesso