mercoledì 14 gennaio 2009

Mettiamo definitivamente i puntini sulle i...

L'aspetto più importante, dopo quello della salute, che ci riguarda in prima persona per ciò che concerne la realizzazione della centrale a biomasse è quello del lavoro!
Un punto, questo, sul quale i promotori del "Progetto Mafalda" ed in particolar modo il sindaco Valentini, hanno puntato molto. Ci hanno detto:" porterà molti posti di lavoro, circa 3000, tra
addetti all'impianto e camionisti". Scusate la titubanza, ma a noi "giovani mafaldesi" il dubbio è venuto ed, andandoci ad informare bene sulla questione, abbiamo capito come stanno le cose!
Siamo andati a vedere il progetto definitivo della Dafin s.p.a.,ovvero la società che dovrebbe venire ad installare l'impianto, ed abbiamo visto che, alla voce"aumento occupazionale", veniva
letteralmente citato:" 18 addetti specializzati nel settore, per il funzionamento dell'impianto ed 8 persone per la manutenzione dello stesso"; per un modesto totale di 26 persone esclusi i camionisti!
Quindi i circa 3000 posti di lavoro che si potrebbero creare saranno precari, nel senso che verranno posti in essere solo nel breve lasso di tempo in cui la centrale sarà in costruzione, ovvero 4-5 anni!
E quante imprese mafaldesi potranno essere coinvolte nella realizzazione dell'impianto? Volete saperlo? Nessuna,per il semplice fatto che, a Mafalda, non ci sono ditte specializzate nel settore!
Sappiamo inoltre, che l'impianto dovrebbe essere realizzato nell'attuale sede della SMI prefabbricati, che conta all'incirca un centinaio di operai che sono anche specializzati ma non in biochimica!
Una domanda sorge spontanea:"che fine faranno queste persone?" Per renere l'idea, facciamo qualche piccolo conticino. Di questi 100 operai, 30 circa potranno essere mandati in prepensionamento
ed altri 30 potranno lavorare nella centrale come camionisti e addetti alla manutenzione. Ne rimangono 40, persone giovani come noi, con un futuro dinanzi e molto spesso con una famiglia sulle spalle;
che fine faranno queste 40 persone? Giudicate voi...

16 commenti:

  1. IL VALENTINISMO E I SUOI EFFETTI SU MAFALDA

    analisi del retroterra politico per spiegare come si è arrivati alla centrale a biomasse


    (parte seconda)

    Dopo che nella prima parte sono stati analizzati i principali errori commessi dal sindaco di Mafalda, perché si comprenda la genesi del progetto biomasse è importante osservare il condizionamento che la sua dottrina ha operato su società e politica mafaldesi.

    GLI EFFETTI DEL VALENTINISMO
    Valentini da 34 anni ripete la favoletta che vuole indottrinare qualche giovane che diventi un suo successore politico. Chiacchiere. Uomini con quel carattere non sopporterebbero mai un rivale e si guardano bene dal produrne con le proprie mani. Ecco il suo ritratto: il leader è lui, come un diamante è per sempre.
    Allora, è conoscendo la sua dose smisurata di ego che si può meglio comprendere perché sia arrivato a essere il sordo despota di oggi. Negli anni ha fatto di tutto per promuovere l’assenza di spirito critico, ha sempre preteso di confezionare lui stesso le opinioni per tutti. E guai a pensarla diversamente.
    I risultati sono catastrofici: per arrivare a ribellarsi alla sua dottrina, parecchi valentiniani hanno dovuto prima digerire piano del traffico, tutor, barzelletta delle cappelle cimiteriali, vendetta spropositata per la casa canonica contro il parroco, lavori inutili in piazza e alla casa che fu del sacerdote don Luigi ecc.
    Solo quando la misura è diventata estremamente colma sono arrivati i pareri contrari anche di fedelissimi di Valentini.
    Negli anni ha cercato di creare un sistema politico dove fosse impensabile che a amministrare andasse qualcuno senza la sua benedizione. E quando ha vinto le elezioni chi non gli garbava, è tornato in campo lui stesso per riportare le lancette dell’orologio indietro di trenta anni (e nonostante la statura politica di cui si fregiava, ha praticamente pareggiato con l’avversario).
    Del potere tenuto troppo a lungo non beneficia mai la popolazione, la quale viene privata della dinamicità, dell’innovazione che può arrivare solo da forze fresche e giovani.
    Su Valentini ricade la responsabilità, almeno politica, di aver reso difficile il ricambio amministrativo, dentro e fuori la lista che, con cinico opportunismo politico, seguita a far passare di sinistra. Seguendo la dottrina allora in voga nel Pci, nel 1975 era importante entrare nei posti di comando dell’amministrazione, senza escludere un’alleanza con forze di centro, per poi occupare stabilmente la centrale del potere e, attenzione, far sì che il sistema durasse a lungo. Per sempre. Ed è questo che spiega perché ancora oggi non riesce a farsi da parte, a pensare che possa esservi un altro sulla poltrona che, nella sua mente, è sua e basta, direttamente o indirettamente.
    Ecco perché è arrivato a commettere errori come tutor, piano del traffico, finta pista ciclabile, pessima figura a “Mi manda Rai3” per le cappelle, cantiere in piazza permanente, spreco inaudito per il doppione del circolo anziani e, ciliegiona sulla torta, centrale a biomasse. Il mostro ambientale e occupazionale è figlio del valentinismo, senza questa dottrina mai e poi mai un sindaco avrebbe potuto concepire e accelerare le pratiche per partorire un’enormità del genere. E, oso rivolgermi direttamente a lui, non provi a giocare la carta dell’attacco personale ai suoi danni: il discorso è puramente politico – lei è il sindaco – e se c’è qualche accenno ad attività imprenditoriali personali è solo perché lei ha mescolato le due cose.

    ALCUNE DELLE ARMI CHE VALENTINI USERA’ IN CAMPAGNA ELETTORALE
    A parte i sotterfugi e le pressioni sui singoli che raramente diventano di dominio pubblico, non è difficile conoscere in anticipo gli argomenti che Valentini userà per convincere il proprio elettorato e gli indecisi. Intanto cercherà di giocare sull’effetto nostalgia, sui bei tempi che furono e sul fatto che i suoi elettori non possono votare che lui. Quindi punterà sul voto ideologico, cercherà di far presa su chi non ha mai votato una lista diversa dalla sua, o da lui sostenuta nel corso degli anni. E oltre a far leva sulla fidelizzazione, su un senso di appartenenza, cercherà di convincere che dall’altra parte vi sono i poteri forti (da qual pulpito…).
    Sempre in tema di ideologia e senso di appartenenza, cercherà di radicalizzare i suoi sostenitori, provando a esacerbare il loro rancore verso chi la pensa diversamente. Si vedranno facce arrabbiate come mai è accaduto nella storia di Mafalda, anche perché la campagna elettorale durerà molto a lungo. Valentini proverà in tutti i modi a incrementare il conflitto sociale, la separazione fra “buoni” e “cattivi”, confidando che questo porterà i suoi a sceglierlo senza esitazioni, per poi pensare a come convincere gli indecisi.
    Difenderà tutte le scelte fatte durante questo ultimo mandato, ma soprattutto ripartirà sempre da quel mitico 1975, quando divenne per la prima volta sindaco. Dirà di aver creato la stragrande maggioranza dei posti di lavoro a Mafalda. Caro Valentini, il lavoro è un diritto garantito dalla costituzione e dalla legislazione italiana, non da lei.

    DIMENTICAVO…
    Sa sindaco qual è l’impressione che ha dato in questo quinquennio? Quella di voler sperimentare fino a che punto i mafaldesi le sarebbero stati fedeli, magari sottomessi, mentre faceva di tutto per ignorare le loro più normali esigenze quotidiane. Gli ha peggiorato la qualità della vita per pensare a biomasse, cappelle, tutor e vendette politiche.
    Già, la vendetta politica. Non ha capito che un sindaco non trama vendetta? E che diamine! Anche solo per aumentare il consenso, per far vedere che è buono, paterno, conciliante…
    Vorrei congedarmi da lei ricordando cosa le disse l’avvocato della trasmissione Mi manda Rai3: errare è umano, perseverare è diabolico.

    F.to BELFAGOR (Il fantasma del Louvre)

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  2. Mio caro Belfagor sono estasiato!!!!!!!!!

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  3. ahia ahia caro VALENTINI le cose si mettono davvero male per te...dovrai inventarti qualche fandonia davvero eccezionale per poter convincere tutte queste persone, altrimenti ti consiglio rimedi altrettanto efficaci come l'esilio, la lobotomizzazione o l'ipnosi!
    il breve racconto di Belfagor dice tutta la verità nient'altro che la verità, e vi dirò, ha fatto bene a paragonare Valentini ad un diamante perchè come diceva De Andrè "dal diamante non nasce niente..." ed il signore di cui stiamo qui a discutere non ci ha dato davvero nulla se non menzogne,in quantità industriale! (magari fossero combustibili...potremmo alimentarci la centrale a biomasse senza doverci preoccupare di reperire materiale alternativo!)

    MODESTO PARERE DI UNA PROFANA

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  4. Belfagor sarei quasi tentato di chiederti di pubblicare il tuo commento!

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  5. Penso che tutti a questo punto aspettassero la seconda parte del Valentinismo.
    Si sono affrontate diverse questioni in questa maxi postilla, e ringrazio vivamente il FANTASMA DEL LOUVRE per aver messo oramai su carta le pecularietà di questo personaggio, il baron Valentini, descritto tra l’altro alla perfezione.

    Sinceramente non avrei voluto fosse trattata nel particolare anche la parte politica e diverse questioni, ma Le ricordo caro Sindaco, che è solo colpa sua se questa sia stata trattata, error suo che la politica venga scambiata per un grande affare personale.

    Ken Shiro

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  6. CARO KEN SHIRO,
    ritengo che tentare di parlare di valentini esulando dal "discorso politico-affaristico" non sia possibile. come abbiamo visto le due cose nel suo caso sono strettamente collegate, allo stesso modo vi è commistione tra il pubblico e privato. dovremo pertanto rassegnarci al fatto che il personaggio valentini per poter essere percepito dal pubblico in tutta la sua interezza e per poter essere successivamente sconfitto vada analizzato in tutte le sue numerose (sic) sfaccettature.
    CON SIMPATIA
    f.to TEACHER

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  7. una curiosita,ma i puntini che precedono "nzo" non sono mica "stro"?
    PER I GIOVANI:CONTINUATE COSI'.QUELLO CHE FATE E' UNA LEZIONE DI DEMOCRAZIA PER ....NZO.
    F.TO GINA

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  8. Brava GINA hai azzeccato.
    Ma una seconda lettura più distante ti farebbe capire. Dico a te ma mi rivolga a tutti gli altri.
    Se .....nzo, con tanto di puntini, fosse veramente un sostenitore del sindaco, perché avrebbe ripetuto sistematicamente 'Il nostro sindaco Nicola Valentini' come se dicesse 'nostro Padre che sei nei cieli'. Perché un sostenitore del sindaco avrebbe, con l'intendo di lodare, messo sulla piazza pubblica tante informazioni che un vero sostenitore preferirebbe trascurare. Un esempio.
    “Quando fino a qualche mese fa, l'aumentare del numero dei veicoli privati creava disaggi alla circolazione, il nostro sindaco Nicola Valentini, con l'ausilio e la competenza professionale del'Ing.re Costantino Tascone, ha redatto il nuovo piano di circolazione che liberando il Viale Cristoforo Colombo dal passaggio dell'autocorriera e istituendo il senso unico ha aumentato i posti di parcheggio, facendo ché adesso la Piazza della Libertà sii restituita alla sua funzione di spazio vuoto pronto a recepire la nuova struttura per anziani “Giovanni Paolo II”.”
    Per chi ha la pazienza di leggere cosa c'è scritto effettivamente?
    “Il piano di circolazione è ideato con l'unico e esclusivo scopo di svuotare la piazza, divenuta 'spazio vuoto pronto a recepire la nuova struttura per anziani 'Giovanni Paolo II'”. C'erano 500000.00 € già attribuiti all'amministrazione precedente per una 'struttura per anziani' da spendere. E come si poteva mettere questa cosa in mezzo alla piazza senza svuotarla prima. Senza gli 'attrezzati spazi esterni' il progetto (e i 500000.00 €) rimanevano nel cassetto. Poi .....nzo dice: “il volto di questa piazza da noi sempre conosciuta con la sua villetta comunale aperta e al suo centro il monumento ai caduti sotto il cedro, sarà modernizzata con muretti a terrazzo e una nuova vegetazione”. Cosa sta dicendo. Che la piazza nella sua unità di spazio pubblico, punto di riferimento e identità comune sarà sconvolto. Ma ahimè, allora come adesso nessuno o quasi si è preoccupato di questo. Allora come adesso (e in questi commenti), ci si preoccupa di più del chilometraggio della propria autovettura che della propia identità lasciataci dalla storia dei nostri padri (anche se nel caso della Piazza della Libertà eravamo nel ventennio fascista). E nessuno ha detto niente della traslazione del 'Monumento ai Caduti della Grande Guerra' sbarazzato in un cantuccio come un appestato, quando ci fu un'epoca in cui davanti alla statua del caduto, una volta l'anno, con l'altare e il prete, tutto il paesi si riuniva in piazza per celebrare la messa. Invece adesso servirà di palo per reclamizzare la BCC. Questo .....nzo scrive: “Qui è ovvio che non si può lasciare un monumento ai caduti in mezzo alla piazza e di fronte a una casa d'accoglienza per anziani. Grazie al generoso dono della BCC Valle del Trigno fatto a questo comune su richiesta solerte del consigliere comunale Germano Molino, questo inconveniente si è risolto dando al detto monumento una nuova collocazione più adatta al raccoglimento.”. Certo l'ironia è uno stile letterario da non mettere nelle orecchie di chiunque.
    Non so chi sii questo .....nzo, avanzo, bonzo, bronzo, pranzo, romanzo, ronzo, sbronzo, stronzo, zonzo. Ma un risultato è stato ottenuto. Grazie a .....nzo altri si sono rivelati. Che ne fosse stato di BELFAGOR (il fantasma del Louvre) o di Gandalf o di altri. Le cose che hanno scritte le avrebbero scritto senza .....nzo?

    n'zo

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  9. A.A.A CERCASI ESORCISTA PER N'ZO! ESCI DA QUESTO CORPO E PARLA IN MODO TALE CHE GLI ABITANTI DEL PIANETA TERRA CAPISCANO QUELLO CHE STAI DICENDO!

    F.TO N'SO CHI SONO!

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  10. Mi spiegasse qualcuno, amministratore di questo blog o altro, perché BELFAGOR (il fantasma del Louvre) è l'unico che usufruisce del grassetto e l'italico (corsivo) quando a noi altri poveri mortali commentatori ciò non è possibile.

    That's strong emphasis ladies and gentlemen.

    Perché ahimè il BELFAGOR (il fantasma del Louvre) non è un novellino in questo mondo blog.

    Sipoario

    F.to Se Ci Sei Batti Tre Colpi

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  11. Corsivo

    Ecco vedete? basta sapere un minimo di codice html o avere frontpage eh eh!

    Comunque volevo invitare GINA a moderarsi, anche se io stesso ho preso in giro ...nzo per quello che ha detto, ma dargli dello stronzo è diverso!

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  12. Belfagor fa così:

    grassetto: TESTO
    corsivo: TESTO

    basta scrivere quello che si vuole al posto di "TESTO", i codici davanti e dietro non appariranno più una volta pubblicato il commento. Niente di trascendentale e niente ricorso ai poteri che solo noi fantasmi abbiamo.

    Per ....NZO: devi sapere che Belfagor interveniva già prima della tua lettera aperta ai Giovani Mafaldesi.

    BELFAGOR (il fantasma del Louvre)

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  13. Ho dimenticato che scrivendo i codici sarebbe partita automaticamente la formattazione
    prima e dopo "TESTO" bisogna scrivere:
    per il grassetto
    per il corsivo

    BELFAGOR (il fantasma del Louvre)

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  14. Niente non riesco a scrivere i codici, una volta che posto il commento scompaiono... chiedo agli amministratori di cancellare questo ed i precedenti due commenti in quanto inutili.

    BELFAGOR

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  15. Non ti preoccupare, da misero web designer quale sono ti aiutero io:
    nel codice html (che compone tutte le nostre pagine) i comandi vanno messi tutti tra i simboli maggiore (<) e minore (>) i comandi per il grassetto e il corsivo sono "strong" e "em".
    Se vi riporto alla lettera i codici non li potreste vedere perche anzi che il codice vedreste una parola in grassetto o in corsivo quind la sintassi del codice quindi risultera cosi:
    (<)strong(>)PAROLA IN GRASSETTO(<)/strong(>), dove il primo "strong" delinea l'inizio del grassetto e il secondo, con l'aggiunta del simbolo "/", vuol dire fine del comando.
    RIPETO HO MESSO TRA PARENTESI I SIMBOLI (<) E (>) PER PERMETTERVI DI VEDERE, PER USARLI DOVETE TOGLIERE LE PARENTESI

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