Cari lettori del blog, come la maggior parte di voi saprà, mercoledì 21 ci sarà la tanto attesa sentenza del TAR sui ricorsi presentati nei mesi passati contro il "Progetto Mafalda".
Noi Giovani Mafaldesi speriamo, fiduciosi, che la sentenza sia favorevole alle parti ricorrenti, in modo da essere più vicini alla fine dell' incubo-biomassa.
sabato 17 ottobre 2009
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
G R D'E
RispondiEliminaspero anch'io sia cosi...
Questa mattina è in discussione al TAR i ricorsi prodotti da Mafalda Viva , Tommasetti e quello del Codacons, si attendono notizie.
RispondiEliminaLa geografia economica di un paese, non è detto che debba rimanere così come è nata, può anche cambiare ma cercando di farlo in meglio, sviluppandosi attraverso progetti studiati per essere realizzati a sostegno di un territorio che, con il suo paesaggio ancora non deturpato può offrire molto, sia alla fantasia dell’operatore turistico che vuole investire in questa zona, sia all’agricoltore che, visto le difficoltà di questo settore, potrebbe diversificare i raccolti con colture biologiche, nel rispetto dell’ambiente e non per trasformarlo, anche se per uno sviluppo, per poi renderlo invivibile, compromettendolo per sempre. Ai giovani di Mafalda: non fossilizzatevi solo sulla questione -costruirla o non costruirla la centrale-. Queste società, pur di fare soldi, non guardano in faccia a nessuno e la speculazione è solo a loro vantaggio, dove, riescono come sono riusciti a Mafalda, a metterci, l’uno contro l’altro, trasmettendo furbescamente tutto questo benessere che ci dovrebbe arrivare con la realizzazione della Centrale, ma in realtà loro già sanno che non ci sarà. Siate voi, giovani, non solo quelli del blog Giovani Mafaldesi, ma, tutti i giovani di Mafalda, a proporre nuove idee di come volete che il nostro territorio si sviluppi, non accettate che siano gli altri a decidere per voi e per il vostro futuro che, in cambio se pur di qualche posto di lavoro ma, a quale prezzo per le future generazioni?
E’ impensabile per il nostro futuro che a Mafalda, ma anche nei paesi limitrofi, per interessi speculativi di grosse Società, si autorizzi ad effettuare questo tipo di speculazioni. Il Molise e Mafalda non si può prestare a svendere il suo territorio. Noi vogliamo essere MOLISANI e non MAL-SANI. ( Centrale nucleare parco eolico off shoore, impianti a biomasse, parchi eolici selvaggi in tutte le colline molisane)….. Senza ricorrere come fa Bossi a minacce per difendere la sua Padania. Ma ai politici Molisani, quel po’ di sangue SANNITA che ancora gli è rimasto è venuto il momento di mostrarlo se scorre ancora nelle sue vene, difendendo il Molise da queste invadenti Società, oppure hanno subito tutti una trasfusione di sangue?
Gui Rau D'E
RispondiEliminaSono d'accordo con questo comento, appena sono al corrente che si è alungato ancora il TEMPO DI RESPIRARE L'ARIA PULITA a Mafalda, e veramente sono molto contento.
Ringrazzio a voi GM per la lotta e la difesa del nostro territorio e della nostra gente, e perche no ANCHE DI QUELLI AFFARISTI TRADITORI E DI QUELLI CHE PER IGNORANZA VOGLIONO QUESTI TIPI DI IMPIANTI NELLA NOSTRA REGGIONE CONSAPEVOLI O NON DEL DANNO FUTURO.
RINGRAZZIO ALLA AMMINISTRAZIONE ATTUALE E A TUTTI QUELLI CHE HANNO FATO POSSIBILE QUESTA PRIMA VITTORIA.
Non abassare le braccia!!!
L'UNICA ALTERNATIVA DI SVILUPPO A MAFALDA SONO LE RISORSE NATURALI E UMANI.
guglielmo
Buone notizie dal TAR gente!!! Dafin resta ad Ortona...
RispondiElimina...e la minoranza resta casa?
RispondiEliminaE Marollo? Non va via lo stesso?
RispondiEliminaGli operai perderanno il lavoro ugualmente?
QUALCUNO SA DIRMI COSA HA DECISO IL TAR MOLISE?
RispondiEliminaLe bugie "z l port lu vend" e la dimostrazione, la prima di una lunga serie, l'abbiamo avuta ieri al Tar!I castelli sulle bugie, prima o poi, crollano!E VAI! MAFALDA RIVIVRA'!! TUTTI SIAMO CHIAMATI A LOTTARE PERCHE' COSI' SIA!
RispondiEliminahttp://www.monteneronline.it/news2/2009/ott09.htm#Mafalda
RispondiEliminacome si sapeva mancava la valutazione di impatto ambientale per cui tutto è stato rimandato a fine gennaio!
RispondiEliminaOra dovranno fara la famosa VIA, per cui tutte le valutazioni sull'impatto ambientale che creerà l'inceneritore.
Le bugie vengono sempre a galla: ricordo il giorno dell'incontro con l'ex Sindaco in palestra; ebbene fece un intervento il presidente del WWF denunciando tra l'altro anche la mancanza di questa autorizzazione(VIA) e venne presa a risate da alcuni ex amministratori.
non soltanto il VIA, tanti altri compiti, ce la faranno?
RispondiEliminaDevono esserci altre motivazioni sotto, il VIA, per legge,serve se la caldaia supera i 50 MW termici, quella proposta ha una potenza inferiore
RispondiEliminaaltro che motivazioni sotto... e sopra, il VIA serve... e serve un'altro VIA... andate VIA se non avete rispetto per niente e nessuno.
RispondiEliminaLa valutazione di impatto abientale non è preliminare solo per inceneritori di 50mw ma per tutti quei progetti che mettono a rischio suolo, acqua, aria, fauna ecc..
RispondiEliminaRicordo poi che 1mw = 1.000.000 di watt, quindi non è uno scherzo. 49mw termici (impianto di Mafalda) corrispondono a 49 milioni di Watt.
Io mi vergognerei di commentare, con il linguaggio calcistico della vittoria , un rinvio che è frutto esclusibvamente di una procedura, stando a quanto si legge nel blog,non perfettamente in linea con quanto richiesto dalle leggi vigenti. Ammesso che il tuttto sia vero, devo dirvi che , avendo il tribunale amministrativo accordato il rinvio, per un vizio procedurale, l'atto non può essere dichiarato nullo , come qualcuno ha scritto, perchè la nullità comporta l'enisistenza , l'inefficacia e la non sanabilitò dell'atto.
RispondiEliminaIn ogni caso tutte quelle motivazioni sulla pericolosià della biomasse scritte dai giovani e dai tanti che sono intervenuti nel blog, non hanno alcuna consistenza dal punto di vista giuridico,e i ricorsi proposti sono solamente espedienti per ritardare una iniziativa, che, se gli interessati vogliono , possono mandarla avanti a loro piacimento. Ancora una volta viene fuori la parola del sindaco attuale, che, promettendo il blocco della biomasse , ha mentito spudoratamente alla collettività, sfruttando la buona fede, a fini elettoralistici,di quanti credono veramente all'ambiente.
La primula
Cara Primula, una domanda: perchè anche dinanzi all'evidenza spudorata continui a negare la buona fede di tutti quelli che stanno lottando contro il MOSTRO???
RispondiEliminaNn è che dietro il tuo nomignolo dobbiamo cominciare a pensare sia celato un certo ex sindaco, il quale non si dà ancora per vinto???
BOOOHHHHHH!!!
comunque non è chiaro cosa sia successo, ditemi se sbaglio:
RispondiEliminail tar non ha sentenziato per ora niente
ci deve essere un'altra udienza a gennaio
perché adesso serve il via e prima non serviva? cosa ha detto veramente il tar?
Bisogna capire perché è scocciante festeggiare e poi pigliarsela nel c**o.
No, non temere, perchè io desidero che ci sia un'amministrazione rinnovata,in tutto, con la presenza di energie fresche, di persone moralmente corrette, possibilmente giovani, che abbiano a cuore il bene comune e che non si facciano influenzare dai tanti corrotti che ruotano intorno all'amministrazione. Serve a Mafalda la concordia, ma la si ottiene solamente con un'amministrazione non rancorosa, che abbia la forza di portare avanti una politica di pacificazione, dando l'esempio in primis, senza continuare a manadare anatemi verso l'avversario, ma adoperandosi con iniziative concrete per ridare al paese vivibilità,valorizzando, altresì, tutte le forze che tengono a cuore le sorti del nostro paese.
RispondiEliminaPurtroppo, tutto questo è lontano mille miglia dalla visione dell'attuale sindaco, il quale si è attorniato di cortigiani interessati a spartirsi la torta, in barba al vostro ed al mio idealismo.
E' per tale motivo che i miei "sermoni" vanno diritto a lui, il quale è responsabile di tanti comportamenti scorretti e ingenerosi verso chi non è allineato, ma che sono tutti funzionali alla sua filosofia egoistica di vita.
Il bene comune che diventa privato,è quanto bisogna aborrire se si vuole il bene di tutti.
La primula.
Svegliatevi!!!
RispondiEliminaCosì come si è verificato per le centrali turbogas oggi la rincorsa riguarda la costruzione di centrali industriali a biomasse. Le potenze termiche complessive sono in genere superiori ai 50 MW termici e quindi l’iter procedurale che porterà approvazione del progetto di impianto è quello della disciplina della valutazione di impatto ambientale. Trattandosi di un progetto dell’elenco B (allegato III, parte seconda) indicato nel Dlgs 152/06 è prevista una fase di verifica (screening) della compatibilità ambientale, che si può trasferire ad una vera e propria VIA sulla base delle decisioni dell’autorità competente. In ogni caso, dopo le conclusioni tratte in sede di screening o di VIA, per l’esercizio di nuovi impianti è richiesto il rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale i cui contenuti coincidono per la gran parte con quelli di una valutazione d’impatto.
Per potenze inferiori, fino a 20 MW, rimane comunque d’obbligo il rilascio dell'autorizzazione ambientale intregrata, che tiene conto dei diversi impatti sociali, sanitari e ambientali già richiamati nella disciplina di VIA.
Infine, senza limiti di potenzialità, è comunque previsto il rilascio dell'autorizzazione unica ai sensi del D.Lgs 29 dicembre 2003, n. 387, art.12, comma 3, disposizioni in materia di fonti rinnovabili: "La costruzione e l'esercizio degli impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili, gli interventi di modifica, potenziamento, rifacimento totale o parziale e riattivazione, come definiti dalla normativa vigente, nonché le opere connesse e le infrastrutture indispensabili alla costruzione e all'esercizio degli impianti stessi, sono soggetti ad una autorizzazione unica, rilasciata dalla Regione o altro soggetto istituzionale delegato dalla Regione, nel rispetto delle normative vigenti in materia di tutela dell'ambiente, di tutela del paesaggio e del patrimonio storico-artistico. A tal fine la Conferenza dei servizi è convocata dalla Regione entro trenta giorni dal ricevimento della domanda di autorizzazione."
In tutti questi casi è ineludibile il percorso che si apre nei rapporti con la cittadinanza, con coloro che in particolare si vedono modificata in primis la morfologia dei luoghi, causa le dimensioni di queste centrali. In effetti il procedimento di VIA garantisce a chi ne abbia interesse di conoscere in anticipo quali potrebbero essere le conseguenze che produrrà l’impianto sia nella fase di realizzazione che a regime e le soluzioni di mitigazione e abbattimento che sono state individuate per contenere, per quanto possibile tecnicamente, gli effetti sul territorio.
RispondiEliminaLa complessità di un processo di questo genere è legata a diversi fattori. Sebbene i cicli tecnologici siano relativamente conosciuti sono le materie prime che rappresentano la maggiore incognita, sia in termini di combustione, che di composizione, che di provenienza. L’approvvigionamento può dimostrarsi il problema di maggiore impatto a causa delle distanze da considerare e della sua continuità. Molto meno complicato è invece il caso in cui le biomasse da bruciare siano gli scarti della produzione primaria, per es. di una distilleria. Per ottenere le migliori condizioni di combustione, che si riflettono in un minore carico inquinante, è disponibile una buona scelta tra diverse tipologie di impianto. Naturalmente un impianto nuovo è preferibile rispetto all’uso di un impianto esistente adattato allo scopo di bruciare biomasse.
Tutto ciò e altro ancora viene a essere l’oggetto del SIA, lo studio di impatto ambientale presentato dalla Società proponente. Se le informazioni fornite rispondono a tutte le esigenze di sapere cosa ci si deve attendere sta naturalmente alla capacità dei professionisti che hanno ricevuto l’incarico a redigere lo SIA e alla messa a disposizione delle conoscenze sul processo che la Società deve fornire loro. Ma ancora più importante è che i soggetti istituzionali preposti alla tutela del territorio avanzino le richieste necessarie alla trattazione degli aspetti che questi stessi soggetti conoscono, più e meglio dei professionisti incaricati, per il fatto che si riferiscono ai "beni" dagli stessi tutelati o governati. Il lavoro finale di analisi è completo in proporzione allo scambio che avviene nei due sensi. Ancor meglio se il flusso informativo precede temporalmente la materiale stesura dello SIA.
In effetti la disciplina della procedura di VIA prevede espressamente che questa fase di definizione dei contenuti dello SIA possa avvenire in un momento antecedente all’inizio del vero e proprio iter. Per utilizzare i termini mutuati dai paesi anglosassoni si tratta di una fase di "scoping". Nessuno ha inventato niente, gli appuntamenti tra progettisti e amministrazioni sono all’ordine del giorno quando si tratta di conoscere le condizioni per ottenere l’assenso a realizzare una determinata opera, tuttavia è solo all’interno della procedura VIA che questo rapporto viene reso in modo espresso e trasparente, esplicito.
RispondiEliminaIn base a questi principi, introdotti in molte direttive comunitarie nella materia ambientale, è possibile conoscere gli esiti dello scoping una volta siano resi disponibili i documenti che espongono le valutazioni effettuate dalle amministrazioni sulle proposte della Società e dei professionisti in merito ai contenuti dello SIA. Se la prassi non è ancora così diffusa come dovrebbe questo è dovuto al fatto che, per la Società, quella di affrontare una seduta preliminare per la definizione degli elaborati dello studio è, e rimane, una scelta facoltativa.
Nella disciplina regionale può essere previsto che le decisioni in merito all’esame di questi progetti siano pubblicate integralmente, il che costituisce un indubbio elemento di interesse per comprendere i criteri sulla base dei quali si è approvato o respinto il progetto di una determinata opera. Ancor meglio c’è l’opportunità, come in Emilia-Romagna, di conoscere le decisioni in merito alla definizioni dei contenuti del SIA, pubblicate regolarmente sul Bollettino Ufficiale (BUR). E’ grazie quindi a questa previsione che si può analizzare nel metodo e nel merito come avviene questo processo e quali siano i requisiti che debbono avere i progetti di centrali a biomasse per ottenere l’assenso alla costruzione
Il progetto
RispondiEliminaNella necessità di dover individuare la sostenibilità sociale, economica e ambientale di un’opera con queste valenze non è possibile transigere sulla completezza della documentazione presentata. In particolare alcuni principi inseriti nella disciplina comunitaria della valutazione di impatto ambientale non dovrebbero proprio essere ignorati come quello della presentazione di un progetto definitivo e non preliminare (come purtroppo è accaduto, vedi la legge n.443 del 2001, cosiddetta Legge Obiettivo, e il relativo decreto di attuazione D.Lgs.190/02) e la considerazione delle alternative di localizzazione.
La documentazione di una centrale a biomasse deve quindi contenere:
1. il progetto definitivo dell'impianto e di tutte le opere connesse (teleriscaldamento, elettrodotto, ecc.);
2. la descrizione del bacino di utenza di utilizzo dell'impianto;
3. la descrizione delle alternative considerate in relazione alle diverse mitigazioni ambientali e motivazione delle scelte compiute (azioni di bilanciamento, prospettive reali di teleriscaldamento);
4. la descrizione della valutazione sull'attualita' del progetto e delle tecniche prescelte, anche con riferimento alle migliori tecnologie disponibili.
Il quadro ambientale
In un qualsiasi studio di impatto ambientale deve essere delineato il quadro "ante-operam" e come questo si vada a modificare sia in fase di cantiere, e quindi per la fase temporale della durata dei lavori, e ad impianto in esercizio. Gli aspetti sui quali l’approfondimento sarà maggiore sono relativi alle matrici ambientali nei confronti delle quali gli impatti sono da considerarsi maggiormente significativi.
In merito all’applicazione concreta della disciplina di VIA si possono leggere le linee guida che diverse regioni hanno emanato, sia a carattere generale che specifiche per il determinato impianto, opera, processo. Le linee guida sono un compendio di tutti i possibili campi d’interesse investiti dal progetto, sono sottoforma di liste de controllo da verificare in relazione alle peculiarità dello stesso. Nella fase di scoping sono per l’appunto utilizzate per la definizione dei contenuti del SIA, stabilendo quali punti esplorare e quali invece tralasciare in virtù della scarsa significatività dell’argomento in relazione alla tipologia di opera.
Per una centrale a biomasse, al minimo, la descrizione dello "stato" dovrebbe come minimo comprendere le seguenti informazioni.
Clima ed atmosfera
RispondiEliminadescrizione sintetica del clima locale, delle temperature mensili, del regime pluviometrico e del regime anemometrico;
descrizione delle diverse condizioni di stabilita' atmosferica presso le opere proposte;
descrizione di inquadramento dello stato di inquinamento atmosferico locale.
Acque superficiali e sotterranee
descrizione di inquadramento dello stato delle acque superficiali e sotterranee;
mappa delle aree potenzialmente oggetto di esondazioni e delle aree esondate in passato;
mappa della vulnerabilita' degli acquiferi;
mappa delle isofreatiche e delle quote piezometriche;
mappa dei pozzi presenti per l'approvvigionamento idrico;
mappe del chimismo delle acque sotterranee;
descrizione e stima dell'evoluzione nel tempo di diffusione di sostanze inquinanti nei corpi idrici superficiali (anche con stime dei carichi complessivi mensili)
Suolo e sottosuolo
RispondiEliminacarta geologica generale;
carta dell'uso del suolo;
relazione geologica e geotecnica della zona interessata dall'impianto con analisi particolare delle eventuali interferenze dovute a fondazioni profonde.
Rumore e vibrazioni
valutazione del clima acustico esistente presso le zone di intervento;
mappe dei ricettori attualmente esposti in modo significativo a rumore e delle isofoniche esistenti presso i siti di intervento (evidenziare anche le sorgenti piu' significative ed i ricettori sensibili).
Vegetazione, flora, fauna ed ecosistemi
descrizione della flora e della vegetazione presente nei siti coinvolti ;
descrizione della vegetazione a rischio di incendio;
descrizione della fauna presente a livello locale;
descrizione dello stato di fatto delle unità ecosistemiche locali e delle componenti naturali;
descrizione generale delle evoluzioni significative dello stato degli ecosistemi in assenza degli interventi progettati.
Le informazioni sullo stato di fatto raramente sono disponibili in parte o integralmente. Il problema è legato principalmente al fatto che le analisi ambientali territoriali che possono essere reperite presso gli enti locali sono spesso di "macro-area", comprendono dati e valutazioni di carattere generale e non possono essere utilizzati per descrivere compiutamente le condizioni locali del sito di insediamento. Se si ritiene che gli impatti di un determinato impianto possano alterare significativamente una o più matrici ambientali non è escluso che nel SIA debba essere necessariamente inserito un monitoraggio delle stesse per poterne stabilire ante-operam le reali caratteristiche. Così lo scoping potrebbe stabilire che sia indispensabile:
RispondiEliminadescrivere i metodi adottati per l'analisi del contesto ambientale del progetto (ampiezza aree di studio, modelli d'analisi, lista degli indicatori ambientali, precisione delle stime, ecc.);
descrizione sintetica delle fonti di dati utilizzati per le analisi ambientali e delle difficolta' o le carenze informative incontrate nell'analisi;
descrizione sintetica dei metodi, modelli, riferimenti utilizzati per la valutazione e la stima degli impatti;
descrizione delle difficolta' incontrate per la valutazione e la stima degli impatti;
per ciascuna componente ambientale suscettibile di alterazione dovra' essere previsto un piano di monitoraggio, al fine di permettere un efficace confronto con la situazione ante operam;.
Occorre inoltre tenere in considerazione le alterazioni temporanee generate nell’intorno del sito prescelto dalla cantierizzazione del progetto. In questo senso, a seconda di quanto prevede il progetto, è importante richiedere:
RispondiEliminadescrizione dei programmi di cantiere (con indicazione della tempistica delle fasi di sistemazione iniziale, costruzione, smantellamento dei cantieri);
descrizione dei tipi di mezzi o veicoli usati per i cantieri, per gli approvvigionamenti, per lo smaltimento dei materiali, con i relativi volumi di traffico, n. veicoli/giorno per ciascun tracciato (mappatura con strade di accesso, strade di servizio, piazzali di servizio, ecc.);
descrizione delle modalita' di drenaggio nel sito di cantiere, con indicate le azioni di mitigazione previste per limitare il rilascio dei reflui inquinati;
valutazione delle emissioni di polvere prevedibili nella fase di cantiere, con indicate le azioni e le opere di mitigazione previste, individuando i ricettori impattati;
valutazione dei livelli di rumore prodotti dalle attivita' di scavo, trasporto e sistemazione dei materiali di cantiere, con indicate le eventuali azioni e opere di mitigazione;
disegni delle opere di mitigazione previste per limitare il rumore prodotto in fase di cantiere (barriere, ecc.);
valutazione di eventuali livelli di vibrazioni trasmessi dalle lavorazioni agli edifici dei ricettori interessati dalle attivita' di scavo, trasporto e sistemazione dei materiali di cantiere, con indicate le eventuali azioni o opere di mitigazione previste.
Il processo, gli impianti, l’esercizio
Il cuore dello studio è costituito dalla descrizione del progetto nelle sue parti, del processo con impianti e macchinari e del relativo esercizio, delle pressioni che questo genera rispetto alle diverse matrici ambientali e delle soluzioni tecniche di tipo strutturale o gestionale che sono proposte per mitigarne l’impatto.
RispondiEliminaPer quanto riguarda il progetto si rendono quindi indispensabili una relazione descrittiva e diversi elaborati a rappresentazione dell’insediamento, del/dei processo/i che saranno avviati, degli impianti che lo compongono, sia di produzione che di servizio, e delle interferenze che questi possono avere in relazione a quanto già esistente sul sito.
In particolare serve:
la presentazione del progetto al fine del rilascio del permesso di costruire, il progetto definitivo dovra' essere conforme alla normativa sismica (Legge 64/74; Legge 1086/71; DPR 380/01 e relative norme tecniche per la costruzione entrate in vigore il 23/10/2005) e dovra', inoltre, risultare congruo alla verifica dell'idoneita' ai fini della tutela dei luoghi di lavoro;
la presentazione del progetto al fine del certificato di prevenzione incendi, essendo l'impianto soggetto in quanto ricompreso nell'elenco allegato al DM 16/2/1982;
la descrizione dei sistemi di gestione (layout) e dell'organizzazione degli impianti, con particolare riferimento ai sistemi di gestione ambientale e di prevenzione del rischio incidentale (principi e politica gestionale, struttura organizzativa, responsabilita'/procedure/risorse/personale per la prevenzione degli impatti e degli incidenti); in particolare, descrizione degli incidenti per reazioni incontrollate durante il processo di combustione;
la planimetria delle opere permanenti di drenaggio dei piazzali di servizio e delle opere fognarie e di trattamento reflui;
la planimetria della viabilita' di servizio alle opere;
la planimetria delle sorgenti sonore presenti;
la planimetria delle emissioni in atmosfera convogliate e diffuse (se non convogliabili)
la planimetria dei depositi di rifiuti e materie prime;
la descrizione delle tipologie e dei volumi di materie prime, intermedi e reagenti utilizzate nell'esercizio delle opere (bilancio dei materiali);
la descrizione dettagliata del materiale destinato alla combustione con particolare riguardo a composizione chimica (metalli, cloro, ceneri, ...), provenienza, umidita' e possibilita' di instaurazione di processi di decomposizione del materiale in stoccaggio;
la descrizione del bilancio idrico nell'esercizio delle opere (approvvigionamento, recuperi di risorse idriche e reflui durante la fase di esercizio delle opere);
la. descrizione del bilancio energetico nell'esercizio delle opere;
la descrizione delle opere permanenti di mitigazione degli impatti ambientali (barriere antirumore, piantumazioni, mascheramenti, passaggi per fauna, materiali utilizzati per le superfici, ecc.);
modalita' e progetto di allacciamento alla rete elettrica.
Riguardo invece ai diversi impatti saranno preferenziali le informazioni necessarie a considerare le ricadute in termini di inquinamento idrico, atmosferico ed acustico.
Le emissioni in atmosfera
RispondiEliminaTrattandosi di un impianto destinato a bruciare biomasse diventa esiziale conoscerne le modalità di combustione, l’operatività e le forme di controllo, i sistemi di monitoraggio e di contenimento delle emissioni. Sono da considerare le emissioni sia nella fase a regime che nei periodi di minimo tecnico, che in questo caso potrebbero avere una rilevanza a causa delle diverse modalità di retribuzione dell’energia prodotta. Le emissioni diffuse possono provenire dalla movimentazione delle materie prime, se questo avviene all’aperto, non solo per le operazioni di carico-scarico, ma anche per eventuali necessità di miscelazione dovute all’utilizzo di biomasse di forme e composizione diverse. Può essere necessario un pretrattamento per omogeneizzare il combustibile verde. Infine è un elemento da non sottovalutare la possibile formazione di odori legato allo stazionamento di materiale organico che va incontro a fermentazione. Infine anche le fermate per guasto o interruzione dei servizi (idrico, elettrico) sono emissioni accidentali che vanno computate nel bilancio dell’impianto e i cui effetti vanno comunque esaminati per un possibile rimedio.
Altrettanto importante, come detto in premessa a proposito del piano industriale che sta a monte del progetto, considerare quali possano essere le conseguenze indotte sul territorio dalla logistica di approvvigionamento della materia prima.
Tutti aspetti da esaminare non solo al fine di valutare la compatibilità dell’impianto, ma anche delle migliori tecniche che, come detto, richiedendo il rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale, devono essere confrontate con quanto prevede il BRef comunitario sui grandi impianti di combustione (Reference Document on Best Available Techniques for Large Combustion Plants ).
Gli elementi costituenti il SIA per questa parte saranno:
descrizione dettagliata delle caratteristiche tecniche degli impianti con emissioni (portate delle emissioni, concentrazione di inquinanti, sezione del camino, altezza del camino, temperatura, ecc.);
descrizione dettagliata delle modalita' di controllo, trattamento o depurazione delle emissioni in atmosfera specificando i metodi di indagine e di studio eseguiti per accertare il rendimento di abbattimento degli inquinanti in confronto con le tecnologie/tecniche alternative; con particolare attenzione a:
- sezione relativa a dosaggio e reazione coi fumi di combustione, dell'idrossido di calce e del carbone attivo;
- filtro a maniche (portata di esercizio - Nmc/h - temperatura di esercizio - diametro, altezza, numero maniche - tipo e grammatura tessuto filtrante - sistema di pulizia delle maniche - ecc.);
- sistemi di verifica del funzionamento del filtro (misurazione/registrazione DP, ecc.);
descrizione dettagliata dei sistemi di controllo della combustione e alimentazione del combustibile, regolazione del rapporto aria/combustibile, bruciatore pilota, misura e registrazione della temperatura e del tenore di O2 in camera di combustione, ecc.);
in particolare, descrizione dettagliata dei sistemi di monitoraggio/registrazione dell'effluente gassoso (per i parametri temperatura, O2, CO, NOx, vapore acqueo, polveri totali, COT, ecc.);
RispondiEliminavalutazione degli odori prodotti dalle operazioni progettate;
descrizione delle azioni di mitigazione previste per limitare gli odori prodotti in fase di esercizio;
descrizione delle prestazioni dei sistemi di monitoraggio e controllo, con definizione delle procedure per la verifica dell'insieme degli obiettivi di prevenzione incidentale e delle azioni correttive in caso di non conformita';
valutazione complessiva delle emissioni inquinanti in atmosfera, prevedibili in condizioni ordinarie ed in condizioni d'avvio o anomale;
descrizione dei flussi di traffico previsti nei diversi scenari di esercizio (indicando anche la tipologia dei veicoli circolanti).
Acque
RispondiEliminaUna centrale a biomasse è naturalmente idroesigente a causa delle grandi quantità di acque necessarie per il raffreddamento degli impianti. Il prelievo dal sottosuolo comporta evidentemente riflessi sotto il profilo della disponibilità della risorsa, tenuto conto dello stato in cui questa attualmente si trova e se non vi sia concorrenza con altri usi prioritari, per es ai fini idropotabili. Motivi ostativi al rilascio della concessione all’emungimento di acque sotterranee sono in grado di condizionare l’assenso finale al progetto.
La gestione dell’impianto comporta la formazione di reflui: acque di prima pioggia, acque oleose, acque acide, acque di circuito caldaie, acque di rigenerazione resine, ecc. Quali sono le soluzioni proposte per il loro trattamento? Un impianto di depurazione, il recapito in pubblica fognatura (sempre se compatibile con i fanghi attivi dell’impianto pubblico) oppure un conferimento a terzi come rifiuti allo stato liquido. Per ognuna di queste alternative saranno da esaminarsi costi e benefici.
Il rumore e le vibrazioni
Anche l’impatto acustico è significativo, sia sotto il profilo della potenza sonora delle sorgenti (turbina, motori ventola, camini, movimentazione, carico-scarico, ecc) che della continuità di esercizio anche nel periodo notturno. Se si considera che l’area di insediamento potrebbe essere di tipo agricolo, dove i contributi al cosiddetto rumore residuo sono veramente solo le macchine di movimento terra, emerge la difficoltà di rispettare il limite differenziale presso eventuali recettori sensibili presenti nelle circostanze del sito.
La previsione di impatto acustico dovrà quindi essere condotta con particolare attenzione nella determinazione dei livelli presenti allo stato anteoperam. Conterrà quindi
la valutazione dei livelli di rumore prodotti dalle operazioni progettate, con indicate le eventuali azioni di mitigazione previste in relazione ai ricettori impattati;
la descrizione delle eventuali opere di mitigazione previste per limitare il rumore prodotto in fase di esercizio;
la valutazione dei livelli di rumore prodotto dalle operazioni di trasporto stradale delle biomasse in relazione ai ricettori impattati;
In ogni caso molte regioni hanno regolamentato i contenuti di una previsione di impatto acustico ed i tecnici competenti sono tenuti a seguirne le indicazioni.
Infine occorre considerare la valutazione di eventuali livelli di vibrazioni trasmessi dalle opere in fase di esercizio agli edifici impattati, con indicate le eventuali azioni o opere di mitigazione previste, pur tenendo conto che non esiste normativa in materia alla quale fare riferimento.
I rifiuti
RispondiEliminaTra i rifiuti prodotti da una centrale a biomasse non è tanto la qualità ma la quantità che costituisce un elemento di significativo impatto ambientale. Per es. il rilevante movimento terra che è necessario per la sua costruzione genera l’interrogativo sulle modalità di riutilizzo degli inerti, sempre che di inerti si tratti, nel senso che occorre prima esaminare che storia ha vissuto il sito di insediamento ed escludere analiticamente che non siano presenti contaminazioni pregresse legate ad usi industriali. Anche i rifiuti derivanti dal trattamento fumi devono trovare una destinazione sicura per le volumetrie in gioco e per il tenore di elementi pericolosi che varierà in relazione alla tipologia di biomasse utilizzate.
Nel SIA si dovrà fornire:
descrizione delle qualita' e delle quantita' di materiali in uscita dall'impianto, specificando le modalita' di gestione e stoccaggio; dovranno essere approfondite, inoltre, le caratteristiche quali-quantitative di produzione di rifiuti, specificando le modalita' di gestione/stoccaggio ed il tipo di smaltimento/recupero e i relativi codici CER dei rifiuti da smaltire; si richiede di approfondire in particolare le tematiche legate alla produzione di reagenti esausti (idrossido di calcio, carbone attivo, ecc.) derivanti dalla depurazione fumi;
I campi magnetici
Infine l’allacciamento all’elettrodotto ENEL comporta necessariamente il passaggio di una linea nuova, diventa indispensabile conoscere modalita' e progetto di allacciamento alla rete elettrica, la valutazione dei livelli di radiazioni non ionizzanti prodotti dalle operazioni progettate e la descrizione delle azioni di mitigazione previste.
La primula ha detto:::
RispondiElimina'In ogni caso tutte quelle motivazioni sulla pericolosià della biomasse scritte dai giovani e dai tanti che sono intervenuti nel blog, non hanno alcuna consistenza dal punto di vista giuridico,e i ricorsi proposti sono solamente espedienti per ritardare una iniziativa'
Che me ne frega a me si hanno consistenza dal punto di vista giuridico, consistenza dal punto di vista umano e morale CERTO CHE C'E L'HANNO?
Voi pensate che questi affaristi saranno capaci di fare tutti questi analisi del suo Progetto? come è stato spiegato prima?
fonte:
http://digilander.libero.it/nerowolfe/testi%20sito/L%27autorizzazione_di_una_centrale_a_biomasse.htm
Autore : Michele Frascari
L’autore dispone di una esperienza decennale sulla materia, avendo svolto l’attività di controllo ambientale prima nelle ASL e poi nell’ARPA. Tra temi ricorrenti cui è venuto in contatto: la gestione dell’inquinamento atmosferico, dei rischi industriali, delle sostanze pericolose.
Ancora non si convince la gente che stiamo parlando di cose serie, del'ambiente?
Bravo Guglielmo, questa è la dimostrazione su come la PRIMULA intende concetti come bene comune e correttezza morale.
RispondiEliminaCara Primula, parli di correttezza morale e poi dici che i giovani di Mafalda e noi tutti abbiamo tirato in ballo motivazioni che non sono assolutamente consistenti dal punto di vista giuridico: ebbene questo lo sapevamo e lo sappiamo(anche se è da valutare per bene), si tratta solo di combattere contro qualcuno, e includo anche te, che se ne frega di ciò che pensa la gente, delle scelte che ha sottoscritto, e poi mia cara parli di moralità.
Hai una presunzione tale da dire che vuoi un paese che abbia a cuore il bene comune. Hai scritto una bella frase ma che sicuramente non ti appartiene:
aborrire il bene comune qualora diventi privato.
Ebbene questo è il tuo e vostro modo di agire fregandotene di Mafalda dei Mafaldesi; combattere per un principio e per quel famoso bene comune è l'unica motivazione che ci spinge ad andare ancora avanti.
Ancora una volta leggete e commentate in maniera frettolosa i miei interventi, dimostrandovi di parte, senza porvi mai nella condizione di dover fare autocritica, ciò che io vi ho dimostrato di saper fare in tante altre occasioni. Purtroppo, chi si è preso l'onere di voi giovani di rispondermi, non ha capito niente di quanto da me sostenuto, e tergiversa senza affrontare con rispetto i miei rilievi fatti, che non sono, aprite bene gli occhi , di chi è favorevole alla biomasse, ma di chi vuole che la verità emerga sempre, senza eccessi verbali, come abbondantemente avete usato in tutti i vostri interventi, dimenticando che il dovere primario di ognuno di noi è di non lasciarsi guidare dall'onda emotiva di chi ha sentimenti di vendetta da consumare.
RispondiEliminaDevo farvi rilevare che , e lo dico con molta schiettezza, sperando che arrivi l'autocritica , la vostra condotta è stata sempre di attacchi continui prima e di sovrumani silenzi dopo: questo vostro modo di concepire la politica è semplice servilismo, e non voglia di essereci per incidere sulle questioni che interessano la nostra collettività.
Detto questo, e ritornando al mio intervento, devo dirvi che il mio rilievo era diretto a chi vi ha strumentalizzato, facendovi credere che con un colpo di spugna avrebbe annullato tutto,sempre sulla base della presunta pericolosità dell'impianto, sulla cui pericolosità si è scatenata una campagna di mistificazione, fuori da ogni assunto realistico. Oggi il Sindaco, impotente di mantenere le promesse fatte, rispolvera un vizio di procedura, servendosi, ahimè, di persone esterne, il cui ruolo principale è stato assunto da una transfuga della maggioranza.
Con il mio intervento ho messo in evidenza due cose:la malafede del sindaco e la vostra ingenua subalternità al potere.
La gente pensa sempre sulla base delle informazioni ricevute , ed anche in questo avete delle grosse responsabilità, soprattutto per avere contribuito ad esasperare i toni della polemica, favorendo, altresì,quello spirito di fazione ( volete "combattere" anche me!!)che crea incominicabilità tra le persone.
Quella frase, che mi appartiene, fa parte della mia moralità, senza false modestie.
La primula.
è logico pensare che quando sei andato tu cara primula a scuola sicuramente non si parlava delle centrale a biomasse, nemeno quando sono andato io, ma non riesco a capire ancora questi commenti che una persona aggiornatissima come te ha scrito:
RispondiElimina'''...tergiversa senza affrontare con rispetto i miei rilievi fatti, che non sono, aprite bene gli occhi , di chi è favorevole alla biomasse, ma di chi vuole che la verità emerga sempre, senza eccessi verbali, come abbondantemente avete usato in tutti i vostri interventi, dimenticando che il dovere primario di ognuno di noi è di non lasciarsi guidare dall'onda emotiva di chi ha sentimenti di vendetta da consumare.'''
'sulla base della presunta pericolosità dell'impianto, sulla cui pericolosità si è scatenata una campagna di mistificazione, fuori da ogni assunto realistico'
Mi viene un grosso dubbio si tu hai veramente un 'NO' alla Centrale a biomassa, secondo te: non è che FA BENE? che è 'presunta la pericolosità'? e a mafalda pulirebbe l'aria?, voglio dire prenderebbe l'aria PULITA che abbiamo e lo resituisce PIù PULITO ancora?, secondo te c'e 'una campagna di mistificazione ireale'?
Caro amico, tu hai raggione, NON ti fai capire,
Credo che devi prendere d'una volta una posizione chiara perche già non ti capisce nessuno. Sai che nemeno gente che mi ha parlato della sinistra ti hanno capito, cosa vieni a cobinare?
Mi puoi rispondere?
Vuoi la Centrale?
Fa male?
è ireale la campagna?
'Con il mio intervento ho messo in evidenza due cose:la malafede del sindaco e la vostra ingenua subalternità al potere.'
Primo di tutto la gente ha scelto in grossa maggioranza questo sindaco, che come N.V. lo ha detto, politicamente nelle ellezioni è stato un referendum vinto per il 'NO' alla centrale, ed è logico pensare che il sindaco attuale farà il tutto per blocare la Centrale, secondo te è ATTUARE IN MALAFEDE CON VENDETTA? E SI COSI FOSSE, NON SARà CHE BARBA BIANCA HA FATTO QUALCOSA PER FARE SCOPIARE LA VENDETTA?, ok è UNA 'PRESUNTA MALAFEDE' va bene ti abbiamo capito tutti.
Continuo... se tu dici che ESSERE SUBALTERNO AL POTERE è ESSERE IN CONTRO A QUESTA SCHIFOZA E INGANNEVOLE INIZIATIVA DI 'FONTE RINOVABILE', (tu non hai capito che già nemeno sono questi realmente rinnovabili?, abbiamo stock per venti anni di legno ed altri? NON CARO AMICO LO STOCK C'E LA ABBIAMO, DI C.D.R TANTISSIMI E PER MOLTI ANNI) ALLORA SONO CONTENTO DI DIRTI 'SONO ORGOGLIOSO DI ESSERE UN SUBALTERNO' ma non al potere amministrativo, e SI AL POTERE DELLA GENTE CHE HA DETTO NO E CHE LOTTA CON MORALE E ONESTà PER SALVARE LA SALUTE NOSTRA, LA TUA E LA DEGLI AFFARISTI, E DELLA GENTE CHE IGNORA IL DANNO, VOGLIO DIRE NON FANNO DISTINZIONI NE POLITICHE NE SOCIALI DI NESSUN TIPO, NON VOGLIONO LA CENTRALE E BASTA E LOTTANO PER ARRIVARE A QUESTO. A LORO SONO ORGOGLIOSAMENTE SUBALTERNO E NON MI LASCIO STRUMENTALIZARE DA NESSUNO, SI PER CASO LO HAI GIà PENSATO. E HO VOTATO IN CONTRO DELLA CENTRALE. ED SE NON SVAGLIO NEL TUO COMENTO HAI DETTO ANCHE TU DI ESSERE IN CONTRO ALLORA TU SEI SUBALTENRO ALLA GENTE CHE LOTTA O ALLA AMMINISTRAZIONE ATTUALE? DA CHI TI LASCI STRUMENTARE T? DALLA VENDETTA PERSONALE CONTRO IL SINDACO?
MA IO VERAMENTE TUTTO QUELLO CHE FACIO LO FACIO 'ALLA LUCE DEL SOLE' CON NOME E COGNOME, E QUANDO SI MI è CHIESTO HO SPIEGATO PERCHE NON POSSO VEDERE L'EX SINDACO, COSA CHE TU MAI SARAI CAPACE DI FARE, CHIARIRE QUESTE COSE.
SEI TU CHE HAI UNA VOGLIA PAZZA DI VENDETA VERSO L'ATTUALE AMMINISTRATORE E SPARI NASCOSTO I TUOI PROIETILE, CHE NON FANNO NIENTE.
Tu l'unica cosa che ci fai capire è che hai un grosso problema col sindaco attuale e che DEL RESTO NON TE NE FREGA NIENTE.
UN SALUTO SPERANDO QUALCHE RISPOSTA, GRAZIE
Non commento il tuo intervento perchè, per quanto ti sforzi, non riesci a capire bene il mio pensiero, che, ripeto, è di autonomia rispetto alla faziosità dei due schieramenti.Ti rimando ai numerosi intereventi da me fatti sulla biomasse, tutti equilibrati e chiari nelle conclusioni.
RispondiEliminaNon risponderò più a chi non si attiene strettamente al contenuto dei miei interventi.
La primula.
...era di aspettarsi, tu hai il diritto di fare quello che ti viene in voglia, questo diritto c'e l'abbiamo pure noi, e questo l'hai capito benissimo, ma credo che non sei tu a judicare se i tuoi interventi sono 'equilibrati e chiari nelle conclusioni', credo che ti manca un po di umiltà in questo momento...
RispondiEliminaSi è vero che eri autonomo, DOVE TI TROVAVI IN QUESTE ELLEZIOI PERCHE IO AUTONOMI NON HO VISTO A NESSUNO!!!, no ti preocupare che conosco la risposta...
Va bene buoni NUOVI commenti caro amico, e buona Domenica.
TI SALUTA GUILLERMO RAUL D'ELIA
Interventi equilibrati e chiari nelle conclusioni: senza eccessi verbali, ma ponderando le ragioni degli uni e degli altri, pur facendo una scelta di campo inequivocabile.
RispondiEliminaSe vuoi, ti mando tutti i miei interventi sulla biomasse.
E' il massimo della umiltà caro Guglielmo!!!
La mia autonomia? Anche qui pecchi di presunzione, ma non mi meraviglio perchè chi è inquadrato in uno schieramento considera tutti gli altri che non ne fanno parte come avversari inquadrabili nell'altro schieramento.
E proprio questa visione bipolare della politica, da me sempre osteggiata (sia negli interventi qui che nei comportamenti concreti),che produce i danni maggiori, paralizzando ogni forma di pluralismo e riducendo il dibattito a puro sfogo verbale.
Come vedi, ti ho risposto, ma so che se ti dicessi di stare dalla tua parte, avrei il tuo consenso in toto, magari con apprezzamenti adulatori, ma preferisco dire quello che penso,in autonomia e senza cercare il gradimento altrui.
Ricordati che il consenso non è tutto nella vita, l'esempio ci viene dalla folla che scelse Barabba al Posto di Gesù, e tu sai meglio di me queste cose.
Ciao Guglielmo.
La primula.
Caro amico, svagli già più di una volta, ti permetto di dire in generale:::
RispondiElimina'ma non mi meraviglio perchè chi è inquadrato in uno schieramento considera tutti gli altri che non ne fanno parte come avversari inquadrabili nell'altro schieramento.'
Perche come lo ho già detto più di una volta, io non apartengo a nessuna linea politica, vedo che i miei comenti al riguardo, non li hai nemeno letto.
Non pensarai che mangio tutti giorni da Egidio, non è vero?
Dimmi, tu che sai tutto, mi hai visto in questi 8 anni qualche volta in piazza con qualche , ufff, mi da fastidio dirlo, PROPIETARIO DI UN PEZZO DI MAFALDA, COME SI PENSANO DI ESSERE?
Scherzo, ma ti asicuro, io non sono ne apartengo a nessuno linea politica, l'ho detto più di una volta, vedo che non riesci a capirlo pure tu neanche sforzandoti.
Il mio profilo e basso, quello che forze non ti piace e che sai chi sono, se fosse un'anonimo forze ti darebbe fastidio. comunque, l'invito come agli altri ti lo facio pure a te, (e già è più di una volta9 vieni a trovarmi, fermammi per la strada, parla con me direttamente, se ti va bene, IO SONO SEMPRE DISPONIBBILE A TUTTI.
Buna sera Primula.
Con escort e transit destra e sinistra fanno fiesta : Mondeo Ka..!!!!!!!
RispondiEliminaLa primula.
Per quel che riguarda le acque di qualche post sopra preciso che questo dipende dal sistema di raffreddamento che si intende usare. Credo che la biomasse di mafalda userà un sistema ad aria quindi acqua non ne serve per raffreddare.
RispondiEliminaCon Marollo l'inquinamento dell'aria non c'è? La collina è tutta bianca! Pur rimanendo ostile al progetto della biomasse credo che l'inquinamento da polveri possa solo migliorare, questo è un argomento da non tirare fuori, non saremmo credibili.
RispondiElimina...per quanto riguarda gli aspetti tecnici della centrale basta andarsi a leggere un post di qualche mese fa, la relazione del prof. Salvatore giuliano Franco.
RispondiEliminaSi potrà avere un quadro della situazione più chiaro.