mercoledì 26 maggio 2010
GREEN ECONOMY=PROGETTO MAFALDA?...NO GRAZIE...
Un solo aggettivo per descrivere le celebrazioni del 40° anniversario dello Statuto dei Lavoratori dirette dal circolo PD di Mafalda:Interessante! Interessante perché esponenti del sindacato e personalità politiche di rilievo regionale hanno tracciato un percorso che, mettendo da parte la mediocrità della ricostruzione storica, si è rivelato intrigante e soprattutto tremendamente attuale. Si è parlato di flessibilità, accostata molto spesso alla precarietà, e di politiche del lavoro; si sono menzionati i famosi diritti costituzionali (artt.1 e 4) sacrosanti ed inviolabili ma molto spesso ignorati; si sono volute sottolineare le difficoltà che la piccola e media impresa trova nel gestire le sue risorse; qualcuno ha anche citato e criticato giustamente i sempre più frequenti tagli alla ricerca; ecc…Fin qui noi Giovani Mafaldesi non abbiamo nulla da contestare, anzi riconosciamo pubblicamente l’importanza delle tematiche trattate ma, quando un amico venuto da chissà quale paradiso naturale, viene a parlarci della celeberrima GREEN ECONOMY, e dell’importanza che al suo interno svolgono le fonti energetiche rinnovabili (guarda caso si è più volte volutamente sottolineato il primo posto occupato dalle biomasse)…non ce ne vogliate, ma non possiamo più essere d’accordo; non solo per i motivi che ci hanno spinto ad intraprendere la nostra battaglia “politica” e che non siamo qui a ribadire perché sono ormai noti, ma soprattutto perché questa pietosa apologia del “rinnovabile” ha dato vita ad una serie di innumerevoli encomi e panegirici del defunto “Progetto Mafalda”; un’idea nata ( e per fortuna già morta) non per gli interessi di Mafalda ma solo di pochi e chissà quanto mafaldesi!!!
sabato 1 maggio 2010
Buon Lavoro!
Oggi, Primo Maggio, si festeggia in tutto il mondo la giornata dei lavoratori. Un valore importante, quello del lavoro, tant’ è che, nel suo incipit, la nostra Costituzione fonda su di esso la nostra Repubblica. Quest’ anno poi, la festa giunge a pochi giorni da una ricorrenza particolarmente significativa: i quaranta anni dello Statuto dei Lavoratori (legge 20 maggio 1970, n.300).
Proprio oggi vogliamo rivolgere il nostro pensiero ad una particolare categoria di lavoratori, tutti gli ex dipendenti della SMI, esprimendo loro la nostra solidarietà per la condizione poco bella in cui si trovano a vivere di questi tempi. Tale condizione è legata, ricordiamo, alla costruzione della centrale a biomasse: questa avrebbe dovuto sorgere sullo stesso sito degli stabilimenti dismessi; molto probabilmente la fine dell’ attività di questi ultimi serviva a far spazio alla centrale, ma non potremo mai affermarlo con certezza; sicuramente, invece, il passaggio dalla Smi alla biomasse avrebbe avuto lo stesso effetto per i lavoratori: lasciarli a casa.
Dopo la sentenza del Tar Molise, che ha accettato i ricorsi presentati per ostacolare la costruzione della centrale annullando alcune delibere comunali, vorremmo festeggiare un’ altra vittoria e cioè la risoluzione dei problemi di questi lavoratori. Sappiamo che nessuno è dotato di bacchetta magica e potrà cambiare le cose da un giorno all’altro, ma ci auspichiamo che si giunga presto ad una soluzione, magari una ripresa delle attività lavorative con nuovi proprietari che rilevino gli stabilimenti ora fermi.
Proprio oggi vogliamo rivolgere il nostro pensiero ad una particolare categoria di lavoratori, tutti gli ex dipendenti della SMI, esprimendo loro la nostra solidarietà per la condizione poco bella in cui si trovano a vivere di questi tempi. Tale condizione è legata, ricordiamo, alla costruzione della centrale a biomasse: questa avrebbe dovuto sorgere sullo stesso sito degli stabilimenti dismessi; molto probabilmente la fine dell’ attività di questi ultimi serviva a far spazio alla centrale, ma non potremo mai affermarlo con certezza; sicuramente, invece, il passaggio dalla Smi alla biomasse avrebbe avuto lo stesso effetto per i lavoratori: lasciarli a casa.
Dopo la sentenza del Tar Molise, che ha accettato i ricorsi presentati per ostacolare la costruzione della centrale annullando alcune delibere comunali, vorremmo festeggiare un’ altra vittoria e cioè la risoluzione dei problemi di questi lavoratori. Sappiamo che nessuno è dotato di bacchetta magica e potrà cambiare le cose da un giorno all’altro, ma ci auspichiamo che si giunga presto ad una soluzione, magari una ripresa delle attività lavorative con nuovi proprietari che rilevino gli stabilimenti ora fermi.
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